I barbecue a carbonella e i barbecue a gas
Ci sono gli amanti dei barbecue a carbonella, quelli dei barbecue a gas.
Due tipi di barbecue, che seppur hanno la stessa modalità di cottura di carni, pesce, verdure e diversi altri tipi di pietanza, si differenziano a seconda del modo in cui vengono alimentati.
Difficile dire se una delle due tipologie sia migliore dell’altra, visto che presentano caratteristiche differenti.
Innanzitutto c’è da dire che i barbecue a carbonella sono quelli più tradizionali, privilegiati da chi non vuole rinunciare al gusto caratteristico della grigliata, mentre quelli a gas sono quelli preferiti da chi cerca soprattutto praticità d’uso e di manutenzione.
Ovviamente c’è sempre da considerare apparecchi di qualità, sia in un caso sia nell’altro.
Vediamo insieme quali sono le principali differenze pratiche tra i barbecue a carbonella e quelli a gas e i loro rispettivi punti deboli e di forza, in modo tale che chi si avvicina all’acquisto di un barbecue abbia la possibilità di orientare la sua scelta sul tipo che più si confà alle proprie esigenze.
Il gusto
I sostenitori del barbecue a carbonella ritengono che questo tipo di cottura – una delle più antiche, in effetti – sebbene più complessa di quella che si effettua con barbecue a gas, dia risultati migliori e che solo così le pietanze acquisiscono il caratteristico e originale odore e gusto di cibo cotto alla griglia.
Benché offrano entrambi una cottura della stessa tipologia, c’è da dire che in effetti è difficile che i barbecue a gas possano donare a certi alimenti (per esempio hamburger e bistecche) lo stesso tipico aroma e sapore che avrebbero con la cottura a carbonella.
Benché oggi vi siano in commercio barbecue a gas che consentono di ottenere ottimi risultati grazie a bruciatori piuttosto potenti o bruciatori aggiuntivi, il processo tipico di brunitura della superficie di certe carni, per esempio, ha bisogno di una temperatura molto elevata, senza dubbio garantita dalla combustione del carbone.
Il barbecue a carbonella, inoltre, garantisce il gusto caratteristico anche grazie ai fumi che si sprigionano dalla combustione dei grassi che vengono rilasciati dagli alimenti e che, sgocciolando sulla carbonella, vaporizzano e donano al cibo il caratteristico sapore.
Per quanto riguarda l’affumicatura, benché oggi vi siano modelli a gas con ottime caratteristiche, i barbecue a carbonella sono senza dubbio quelli che danno risultati migliori.
La cottura
Per quanto riguarda barbecue a carbonella, è importante che gli alimenti vengano cotti in modo corretto, ovvero non siano messi a diretto contatto con la fiamma. Da non dimenticare, infatti, che le parti bruciate sono nocive e che quindi una perfetta cottura deve far sì che gli alimenti non risultino bruciati bensì cotti a puntino.
Vi sono barbecue a gas di qualità che, grazie alle loro caratteristiche costruttive, consentono di ottenere un calore uniforme e facilmente controllabile e dunque un risultato più che soddisfacente. Ciò avviene in modelli che presentano una buona regolazione della fiamma in ogni zona del barbecue; in questo senso, anche il coperchio fa la sua parte, in quanto la cottura avviene in maniera omogenea e il gusto ne guadagna.
Ciò consente, inoltre, di poter preparare anche più piatti contemporaneamente, anche con temperature differenti. Tra i modelli più performanti di barbecue a gas ve ne sono alcuni che consentono di cuocere di tutto nello stesso momento, compresa la pasta, le salse, i condimenti, e anche di fungere da scaldavivande.
Il barbecue a gas, inoltre, ha la disponibilità di molti accessori ed è quindi molto versatile. Tra questi, per esempio, il girarrosto e la pietra specifica per la cottura della pizza.
L’organizzazione
In generale, si può dire che la cottura con il barbecue a carbonella richiede più organizzazione di quando ci si appresta alla cottura con un barbecue a gas.
Anche se il sistema a carbonella può risultare più “macchinoso” di quello a gas, è anche vero che, se ci si sa organizzare bene e si acquisisce esperienza, non è poi così complicato e in breve tempo si può imparare e rendere tutta la procedura più semplice e agevole.
La preparazione
Altra notevole differenza tra le due tipologie di barbecue è il tempo di preparazione: il barbecue a gas è sempre pronto per iniziare il suo lavoro, mentre il barbecue a carbone richiede del tempo per la preparazione della brace, oltre che un certo impegno da parte di chi si occuperà della cottura.
Nel contempo, il momento del barbecue dovrebbe essere un momento conviviale, e quindi anche il tempo necessario per la preparazione della brace potrebbe essere vissuto come un momento da trascorrere in compagnia in modo divertente in un clima piacevole.
Per quanto riguarda l’accensione, è necessario che chi utilizza un barbecue a carbonella impari ad accendere in modo adeguato la carbonella.
Purtroppo spesso vengono utilizzati prodotti chimici che facilitano l’accensione, i quali, oltre a essere nocivi, conferiscono al cibo un odore sgradevole.
Perché ciò non avvenga, può essere utile servirsi di appositi “camini accenditori” che facilitano l’accensione della carbonella anche senza l’utilizzo di prodotti chimici.
D’altro canto, c’è da dire che l’accensione di un barbecue a gas è davvero molto pratica, visto che è sufficiente girare una manopola e il barbecue sarà immediatamente pronto per essere usato.
La pulizia
Altro punto che i sostenitori dei barbecue a gas riportano a favore di questo tipo di barbecue, sono le procedure di pulizia, che risultano più complesse nei barbecue alimentati a carbonella. La carbonella, infatti, sporca molto di più e i residui di cibo vanno eliminati subito se non si vuole che, seccandosi, siano difficili da asportare; inoltre è facile che la zona circostante il barbecue si sporchi.
Oltre ad avere griglie che in molti casi possono anche essere lavate in lavastoviglie, un barbecue a gas può risultare più pratico se lo si vuole utilizzare anche su un balcone o sotto un portico, sia perché sporca meno, sia perché non fa fumo.
C’è comunque da dire che, una volta che si è presa confidenza con il barbecue a carbonella e si è diventati più esperti nel suo utilizzo, anche la sua pulizia dopo ogni suo utilizzo non è poi così complicata.
La gestione degli imprevisti
Un punto a sfavore del barbecue a carbone riguarda la maggiore eventualità rispetto al barbecue a gas di sapere gestire fiammate, la possibilità di scintille e pezzi di brace che possono cadere, e quindi una maggiore pericolosità. Il consiglio è quello di utilizzare sempre guanti da barbecue e avere a disposizione un piccolo estintore.
D’altra parte, la bombola del barbecue alimentato a gas potrebbe fare il brutto scherzo di finire all’improvviso a cottura non ultimata. Il consiglio, in questo caso, è di avere sempre una bombola di gas di scorta se non si vuol compromettere il risultato della cottura e di fornirsi di appositi segnalatori del livello del gas.
La frequenza di utilizzo
La praticità è senza dubbio un requisito che appartiene più ad apparecchi a gas che a quelli alimentati a carbonella. Ciò contribuisce anche al maggior utilizzo che si fa in genere di un apparecchio a gas rispetto a uno a carbonella; se infatti, proprio per la sua più complessa preparazione, il barbecue a carbonella potrebbe essere utilizzato più di rado, quello a gas permette un utilizzo più frequente.
Il prezzo
Un altro punto su cui vi sono delle differenze riguardo queste due tipologie di barbecue riguarda il prezzo: i barbecue a gas sono senza dubbio più costosi di quelli a gas, almeno per quanto riguarda l’investimento iniziale. È però anche da valutare il minor costo del gas rispetto a quello della carbonella, e quindi una spesa minore per quanto riguarda la sua alimentazione nel tempo. Il maggior costo di un barbecue a gas, quindi, può venir ripagato in poco tempo in termini di risparmio sull’elemento che lo alimenta.